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Cosa si nasconde in una lista ingredienti? Breve guida alla lettura

In questa breve guida cerchiamo di aiutarvi ad interpretare una lista ingredienti.
Come dovrebbe essere la lista di un buon prodotto e come no.

L’etichettatura

Saper leggere l’etichetta di un prodotto prima di acquistarlo è fondamentale per fare una spesa consapevole, essa infatti è la carta di identità di un alimento da cui capiremo se è in linea – oltre che con i nostri gusti- anche con le nostre esigenze nutrizionali.
Grazie al nuovo regolamento introdotto dall’UE nel dicembre 2014 sono state introdotte semplificazioni che aiutano l’acquirente nella lettura e nella comprensione di tali informazioni.
Per capire cosa contiene ciò che stiamo acquistando possiamo fare affidamento ad una basilare regola. Ogni ingrediente riportato in etichetta lo si troverà in base all’ordine in cui è menzionato nella lista, in base alla quantità dello stesso ingrediente nel prodotto, quindi l’ingrediente presente in maggior percentuale sarà il primo nella lista e via via fino alla fine in cui troveremo l’ingrediente meno presente.
Per esempio, se leggiamo l’etichetta di un prodotto in cui come primo ingrediente c’è lo zucchero, e come ultimo c’è la vanillina, vuol dire che gran parte del peso di questo prodotto sarà rappresentato dallo zucchero, mentre la vanillina sarà presente in quantità minima.

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Perché una lista ingredienti corta è migliore?

I Giapponesi a tal proposito utilizzano un modo di dire piuttosto eloquente, “less is more”, per comunicare che meno è meglio.
Ma come si riconosce una lista degli ingredienti che sia effettivamente “corta”?

Nella lista degli ingredienti di un prodotto alimentare, solitamente troviamo, oltre agli ingredienti “necessari”, molte voci (solitamente riportate da codici che iniziano con la lettera “E”) che si riferiscono ad esaltatori di sapidità, coloranti, antiossidanti ed altri additivi che possono essere in rari casi di origine naturale, ma in molti altri – per ottimizzare i costi – sono sintetizzati in laboratorio.
Ma chiediamoci una cosa, se volessimo preparare in casa dei biscotti o una torta, davvero noi aggiungeremmo coloranti o conservanti all’interno. La risposta scontata, è no.

Ma allora perché troviamo nei prodotti questi agenti chimici?
Le risposte sono diverse e soggettive in base alla tipologia di prodotto. Questi sono alcuni degli additivi più frequenti nelle liste ingredienti:
I conservanti, hanno lo scopo primario di aumentare la “shelf-life” di un alimento, quindi prodotti destinati alla grande distribuzione che necessitano di “rimanere a scaffale” più tempo, e per consentirlo è indispensabile proteggere l’alimento
dall’azione di batteri, funghi e muffe che rilascerebbero delle tossine pericolose,. Ogni conservante ha uno scopo specifico, per questo spesso ne troviamo diversi contemporaneamente
(riconoscibili dal codice E200 fino a E299).

Gli antiossidanti, invece (che fanno sempre parte dei conservanti) servono letteralmente ad evitare l’ossidazione provocata
dall’ossigeno; scongiurano l’irrancidimento dei grassi e il cambio di colore dei prodotti, (riconoscibili dal codice E300 fino a E399)
I Coloranti servono solo ed unicamente per una questione “estetica” del prodotto (riconoscibili dal codice E100 fino a E199.

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Lista corta, quale è la ragione?

Preferire prodotti con la “short lable” (lista corta) è sicuramente per molti consumatori sinonimo di trasparenza, gli acquirenti sono  sempre più consapevoli e quindi ricercano con attenzione alimenti che non contengano il “superfluo”, o che ne contengano poco, possibilmente da agricolture biologiche e che abbiano una provenienza ben dichiarata. Un produttore che non aggiunge additivi agli ingredienti si espone ad un rischio maggiore ma allo stesso tempo sta dichiarando l’indiscutibile la qualità delle materie prime che non necessitano di essere alterate o perfezionate.
Ti Fa Bene Bio, grazie alla continua ricerca e all’esperienza di generazioni, ha creato una linea di prodotti che sposano la
vocazione artigiana e la filosofia “clean” limitando l’utilizzo di ingredienti superflui, è per questo che l’intera gamma di prodotti è assolutamente priva di coloranti, conservanti e antiossidanti
La priorità al gusto dei prodotti, al valore delle materie prime biologiche ed al benessere dei propri consumatori, pochi
ingredienti ma buoni… non servono esaltatori di sapidità, quando i prodotti sono di qualità.

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